Quante volte ci siamo imbattuti in complessi meccanismi solo per riuscire a portare a termine un piccolo pagamento verso la pubblica amministrazione? E se per farlo abbiamo utilizzato il nostro smartphone, l’impresa si sarà sicuramente tradotta in una vera e propria Odissea!
Dal 28 febbraio 2021 non dobbiamo più preoccuparci di correre il rischio di vivere un’esperienza simile. Sapete perché?
Semplicità, rapidità, sicurezza e trasparenza sono le quattro colonne portanti alla base di PagoPa, il nuovo metodo di pagamento a favore della pubblica amministrazione. L’obbligatorietà di questo strumento è entrata in vigore solo qualche mese fa, ma molti Enti Pubblici avevano già iniziato a conformarsi ad esso ancor prima che ciò avvenisse, migliorando notevolmente la user experience di molti cittadini.
Inquadriamo meglio il PagoPa
Quando parliamo di PagoPa non dobbiamo pensare ad un sito dove pagare, ma ad un sistema standardizzato di pagamento verso la Pubblica Amministrazione realizzabile attraverso moltissimi strumenti e canali a cui è possibile accedere mediante il sito dell’Ente creditore o gli sportelli fisici e virtuali messi a disposizione dai cosiddetti Prestatori di Servizi di Pagamento (P.S.P.), ossia istituti come banche o poste.
Il sistema opera altresì attraverso gli sportelli ATM abilitati delle banche, le agenzie della banca, i punti Sisal e Lottomatica, gli uffici postali, l’home banking del P.S.P. (ricercando la voce CBILL o PagoPa), ma anche le app di pagamento come Bancomat Pay e Satispay e l’app specifica IO, disponibile per iOS e Android.
Cosa posso pagare con PagoPa
È bene precisare che tramite PagoPa è possibile pagare tasse, rette, bolli e qualsiasi altra tipologia di pagamento non solo verso le Pubbliche Amministrazioni centrali e locali, ma anche a favore di società a controllo pubblico e gestori di pubblici servizi. Esempi tipici possono essere una retta universitaria da pagare all’Ateneo o un ticket sanitario da pagare alla ASL.
Le tipologie e le modalità di pagamento
I pagamenti tramite PagoPa possono essere:
- Spontanei: messi in atto su iniziativa del cittadino, ad esempio una richiesta di servizio;
- Attesi: richiesti dall’Ente a fronte di una preesistente posizione debitoria, ad esempio bollette o tributi comunali.
Ogni pagamento è identificato mediante un codice univoco (IUV ossia Identificativo Univoco di Versamento) legato al singolo versamento, sia nel caso di un pagamento spontaneo che di quello atteso. Nel primo caso, lo IUV si genera quando avviene la richiesta di pagamento, mentre nel secondo, il codice viene generato a priori e associato alla posizione debitoria, nonché notificato all’utente mediante avviso di pagamento. Basterà digitare il codice o effettuare la scansione del QR code presente nel bollettino cartaceo. Spesso sul sito dell’Ente è possibile trovare il pagamento da eseguire già predisposto, dopo aver effettuato l’accesso (anche tramite SPID).
Le modalità di pagamento tramite PagoPa sono:
- Sito o app dell’Ente, con carta di credito anche prepagata o POS virtuale;
- PSP (banca o poste), tramite sportello fisico o virtuale, ma solo in caso di pagamenti attesi, non spontanei.
I vantaggi offerti dal PagoPa
Dal lato dei cittadini, Pago Pa ha contribuito in termini di:
- Multicanalità, garantendo omogeneità e semplicità dell’interfaccia utente
- Tempestiva avvisatura digitale
- Controllo dei propri pagamenti
Dal lato delle pubbliche amministrazioni, PagoPa ha contribuito in termini di:
- Efficienza nella gestione
- Risparmio economico
- Miglioramento nell’attività di incasso
E cosa può fare Labitech?
Labitech offre un supporto a tutti gli Enti che necessitano di abilitare le proprie macchine e strumentazioni al sistema di pagamento Pago Pa. L’assistenza di Labitech non solo garantisce la conformità degli Enti alle regole vigenti, ma garantisce anche la completa efficienza dei loro servizi, rivoluzionati totalmente da Pago Pa.